Lo Sputnik 2 e la cagnetta Laika

 

Lo Sputnik 2 fu il secondo satellite artificiale entrato in orbita della storia.

Venne lanciato a un mese di distanza dal primo satellite, lo Sputnik 1, era il 3 novembre 1957.

Lo Sputnik 2 fu la prima sonda con a bordo un essere vivente, la cagnolina Laika.

Come avvenne per lo Sputnik 1, il razzo che lo mise in orbita fu il Semyorka (R-7).

La massa era però ben superiore al primo satellite, ben 508,3 kg, compresi i 6 kg di Laika.

La batteria del satellite si esaurì dopo appena 6 giorni.

Rientrò nell'atmosfera terrestre il 14 aprile 1958, dopo un viaggio di 162 giorni.

Il satellite bruciò completamente venendo a contatto con i densi strati dell'atmosfera e la sorte di Laika non fu migliore.

Caratteristiche

  • Lancio: Baikonur, 3 novembre 1957 alle 02:30 UTC
  • Orbita: ellittica (compresa tra i 1660 e i 212 km dal suolo)
  • Periodo orbitale: 104 minuti circa
  • Massa: 508,3 kg
  • Durata: 162 giorni

 

Laika è uno dei nomi con cui è nota la cagnetta che il 3 novembre 1957 lasciò la Terra a bordo della capsula spaziale sovietica Sputnik 2 diventando il primo essere vivente terrestre ad entrare in orbita.

Il suo vero nome era Kudrjavka mentre viene spesso chiamata anche Muttnik (da mutt che in inglese significa bastardino e dal nome della capsula Sputnik).

La capsula Sputnik 2 era attrezzata per il supporto vitale e portava cibo ed acqua, ma non prevedeva il rientro, quindi la sorte di Laika era segnata fin dall'inizio della missione.

Un sistema di rientro sarebbe stato adottato solo nel 1960; cinque navicelle, con altrettanti cosmocani, lo collaudarono sino alla primavera del 1961, quando le autorità spaziali russe furono sicure che avrebbe funzionato perfettamente e decisero che era venuto il momento di mandare in orbita per la prima volta un uomo.

La capsula era inoltre attrezzata con sensori tali da permettere il monitoraggio dei segnali vitali del passeggero come pressione sanguigna, battiti cardiaci e frequenza del respiro.

È certo che, dopo il lancio dello Sputnik 2 dal cosmodromo di Baikonur, Laika arrivò viva in orbita ma dopo l'entrata in orbita i dettagli della sua sorte sono incerti. Esistono infatti diverse versioni dei fatti tra loro contrastanti.

Secondo alcune Laika morì poche ore dopo l'entrata in orbita mentre altre stimano che Laika sopravvisse per circa dieci giorni (ipotesi inverosimile poiché le batterie che alimentavano i sistemi dello Sputnik 2 si esaurirono dopo circa sei giorni).

La versione ufficiale dell'epoca data dal governo sovietico è che Laika sopravvisse per "oltre quattro giorni". Tuttavia, nell'ottobre 2002 furono resi noti i risultati di nuove ricerche compiute da uno scienziato russo (Dimitri Malashenkov), che rivelarono che Laika sopravvisse unicamente per un periodo compreso tra le 5 e le 7 ore dopo il decollo.

Lo Sputnik 2 proseguì il suo viaggio compiendo oltre duemila orbite per poi bruciare il 14 aprile 1958 al rientro nell'atmosfera terrestre.

Il 3 novembre del 2007 verrà dedicato a Laika un monumento, per celebrare il cinquantesimo anniversario di quella straordinaria missione spaziale. Sorgerà accanto allo stadio della Dinamo di Mosca, vicino all’ Istituto di Ricerche Biologiche (fu questo ente ad addestrare Laika per la sua storica missione).

E’ grazie al suo estremo sacrificio che oggi lo spazio è una frontiera accessibile, persino per qualche stravagante miliardario che si può permettere i miliardi del biglietto stellare.

 

Tratto da “Wikipedia, l'enciclopedia libera” su internet.

 

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