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31: Introduzione alle stelle

Nell'ottobre del 1946 una V-2, una delle molte catturate ai tedeschi dagli americani, fu lanciata dal poligono di White Sands nel Nuovo Messico con a bordo uno spettrografo destinato a fotografare lo spettro solare, e raggiunse l'altezza di 80 chilometri. Quasi conte contemporaneamente veniva scoperta la prima radiosorgente cosmica, nota oggi con il nome di Cygnus A. Questi due eventi segnano l'inizio di un trentennio che ha visto compiersi una evoluzione, a dir poco rapida, nei metodi e nei contenuti della ricerca astronomica: alla tradizionale astronomia ottica si sono venute affiancando le « astronomie dell'invisibile », le astronomie X e gamma, l'astronomia ultravioletta, l'astronomia infrarossa, l'astronomia dei raggi cosmici. La rivoluzione che si è così prodotta nella scienza astronomica è quanto meno comparabile a quella provocata dalla invenzione dei cannocchiale.
Lo scopo di questo libro è dunque quello di presentare alcuni aspetti di questa “rivoluzione” a un lettore con una preparazione intermedia fra liceo e università, non pretendendo naturalmente di rappresentare un vero e proprio manuale di astronomia, quanto piuttosto concentrandosi su certi risultati ottenuti dall'astrofisica, quella parte cioè dell'astronomia cui spetta dedurre dai dati della osservazione la natura fisica degli oggetti celesti, di indagare sulla loro origine, struttura ed evoluzione.




32: Lezioni di astronomia tenute presso il planetario dell'Istituso e Museo di storia della scienza di Firenze

Nel 1978, l’Azienda Autonoma dei Turismo di Firenze ha donato all’istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze un Planetario delle Officine Galileo. Da allora lezioni di astronomia sono state svolte con la collaborazione cii ricercatori dell’Osservatorio di Arcetri.
Per sfruttare appieno le capacità didattiche del Planetario, il programma originario si è andato via via arricchendosi ed attualmente è composto da cinque lezioni distinte: due propedeutiche di geografia astronomica e tre a carattere interdisciplinare. Le lezioni qui pubblicate sono il risultato della collaborazione di ricercatori (R. Barletti, F. Cavallini, G. Ceppatelli, G.P. Curioni, R. Falciani, M. Felli, M. Landini, F. Mazzucconi, B. Monsignori Fossi, R. Ranfagni, A. Righini) che attualmente concorrono a questa attività didattica, coordinati da M. Felli.
Questi testi dovrebbero rispondere alla richiesta degli insegnanti di avere una traccia della materia trattata durante le lezioni. In nessun modo vanno considerati come sostitutivi dei libri di testo, per quello che riguarda le lezioni propedeutiche, né esaurienti gli argomenti trattati in quelle interdisciplinari, in quanto basati su una didattica determinata dal Planetario.

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33: La cometa di Halley
come vederla e fotografarla

Sono raccolte in questa edizione tutte le informazioni utili per l’osservazione della cometa di Halley, che sta solcando il nostro cielo, per offrirci lo spettacolo che nella coda porta con sé. Anche se più fortunati saranno gli abitanti più prossimi all’emisfero sud e quanti la si porteranno in viaggio di osservazione, perché la cometa verrà a trovarsi per noi bassa sull’orizzonte, avremo ugualmente modo di vederla anche in Europa e pensiamo anche ad occhio nudo.
Strumenti quali il cannocchiale o il binocolo e ancora meglio un telescopio anche di piccole dimensioni ci regaleranno però immagini più luminose e appaganti. Se pensiamo poi allo straordinario spettacolo celeste che si ripete per la Halley solo ogni 76 anni circa, e alla continua ricerca dell’universo infinito che l’umanità da sempre va compiendo, anche la coda di una cometa ci fa volgere lo sguardo al cielo con grande ammirazione. È uno spettacolo che questa guida aiuterà a vedere e comprendere nella sua grandezza portandoci alla riflessione universale di tante piccole cose che sono del nostro essere di umani.




34: La Terra
storia e futuro del pianeta azzurro

Tra i programmi della Nasa, l’ente spaziale americano, uno si chiama “Missione al pianeta Terra" . È il più importante degli anni ‘90. Alla vecchia Terra stiamo ritornando dallo spazio. Satelliti artificiali tengono sotto controllo gli oceani, le foreste, il moto delle nuvole. Altri satelliti valutano le risorse agricole, misurano le più piccole variazioni del campo magnetico e gravitazionale, spiano la minima “deriva” dei continenti che è all’origine dei terremoti. Una stazione spaziale euro-americana avrà tra i suoi scopi principali l’osservazione del pianeta.
Dal profondo sottosuolo, agli oceani, fino all’estrema atmosfera, questo libro segue il filo sottile degli equilibri che hanno fatto del nostro l’unico pianeta vivente conosciuto. L’astronave Terra da 4 miliardi di anni corre a 30 chilometri al secondo intorno al Sole e, con il Sole, a 250 chilometri al secondo intorno al centro della Galassia.

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35: Oculos Enoch ...

Questo libro sarebbe la versione tedesca di "Oculi Enoch et Eliae pars altera sive theo-astronomia" di Antonio Maria de Rheita, 1645.
Viene citato da Don Molesi a pag. 211 di "Ravenna culla della pallavolo" (bibliotaca ARAR n.81).
«All’inizio degli anni ottanta, associazioni Tedesche e Austriache (Osnabruck e Linz), avendo appreso da riviste di astrofili tedesco-austriache dell’esistenza a Ravenna dell’Associazione «Rheyta» chiesero informazioni che vennero spedite, per quanto si riferiva a Ravenna, inviando una recente traduzione tedesca del libro del Rheyta Occhio di Enoch e di Elia».
È curioso come nel corso di 8 lustri sia stato tradotto dal tedesco due volte da astrofili legati alla storia dell'associazione e che nessuna traduzione è mai arrivata al curatore della nostra bilioteca.




36: Atlante celeste

Rappresentazioni del Cielo stellato, in piccola scala, non mancano certamente in Italia a cominciare dai molti atlanti geografici ad uso delle scuole medie, fra i quali non pochi egregiamente compilati anche dal lato astronomico e tali da fornire a qualunque scolaro di buona volontà il mezzo di orientarsi in cielo fra le stelle ed individuarle fino alla terza o quarta grandezza.
Il presente Atlante, costruito nel disegno originale alla scala di un centimetro per grado in base ad un Catalogo di stelle di grande esattezza e rigore scientifico, quale quello di Frank Schlesinger e Louise F. Jenkins (1940), fa conoscere le posizioni delle stesse fino alla sesta grandezza e mezzo, visualmente, con l’approssimazione dei minuto primo di ascensione retta e del decimo di grado in declinazione e, di conseguenza, si possono eventualmente notare, su cli esso, con la stessa approssimazione, oggetti in cui si conoscano le coordinate equatoriali al 1900.0, ed a questa epoca è facile ridurle da altra, a mezzo della tabella (pag. 13) che dà i valori per 50 anni e questo intervallo ho scelto trattandosi perlopiù di riportare al 1900.13 le posizioni dei pianeti dati nelle effemeridi od almanacchi o di soggetti scoperti oggidì come comete, stelle nuove, ecc.

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37: L'astronomia col binocolo

Il libro che insegna a osservare il cielo con un semplice ed economico binocolo e che pone in risalto i vari settori in cui l’astrofilo può compiere un lavoro veramente utile e ricco di sorprese.
Il Sole, la Luna, i pianeti, le comete, le meteore, le aurore, le costellazioni, le novæ: un universo a portata dì mano grazie a un modestissimo strumento, a qualche accorgimento per il suo uso e a nozioni scientifiche elementari.
Un nuovo modo di affrontare il grande campo dell’astronomia e dì soddisfare tutte le esigenze dell’astrofilo dilettante.
Con carte stellari, tavole, figure, fotografie e l’elenco delle associazioni di astrofili.




38: Ombre cronometriche
guida agli orologi solari

Ogni cosa sporgente dal terreno ed illuminata dal Sole proietta un’ombra.
Volgiamo dunque la nostra attenzione alle ombre: vediamo che esse, qualunque sia l’oggetto che le ha originate, si muovono e si spostano in una direzione opposta a quella dei movimento del Sole. All’alba ed al tramonto le ombre sono più allungate che in tutti gli altri momenti e si proiettano in direzioni opposte; in particolare esiste un momento della giornata in cui l’ombra è di lunghezza minima, in questo stesso momento l’ombra cambia direzione. Chiamiamo questo momento mezzogiorno.
Possiamo ora dividere il giorno in tre periodi: mattino, tra l’alba e mezzogiorno; pomeriggio, tra il mezzogiorno ed il tramonto; e notte, tra il tramonto e l’alba.
Nel libro vediamo come piegare queste ombre al nostro servizio, come utilizzarle per un preciso calcolo del passar del tempo; ripercorriamo insieme un po’ di storia dell’ingegno umano ora dimenticata ed impariamo a leggere, utilizzare e magari anche a costruire gli strumenti solari di misura del tempo.

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39: Relazioni scientifiche
al XXIV congresso UAI 1990

Con la pubblicazione di questo testo si conclude il lavoro svolto dall’Associazione Valdostana Scienze Astronomiche nell’organizzazione del XXIV Congresso U.A.I.
Grazie al contributo dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Regione Autonoma Valle d’Aosta abbiamo avuto la possibilità di inviare le relazioni scientifiche a tutti gli iscritti all’Unione Astrofili Italiani.
In tal modo anche coloro che non hanno potuto partecipare al Congresso di Saint-Vincent potranno venire a conoscenza dei lavoro scientifico svolto e saranno incentivati a partecipare ai prossimi congressi, per una sempre maggiore diffusione dell’astronomia amatoriale e per una rinnovata partecipazione alle iniziative dell’Unione Astrofili Italiani.




40: La terra e il suo posto nell'universo
per una didattica della cosmologia

Ciascuno di noi (...) vede il sole e le stelle percorrere traiettorie nel cielo, sa che gli oggetti cadono se non sono sostenuti; sul suo stesso corpo esperimenta problemi di equilibrio su una Terra che, a parte valli e montagne, appare piatta.
Queste esperienze sono state provate dagli uomini fin dagli albori della specie umana ed hanno stimolato nel corso dei secoli l’invenzione di teorie scientifiche. La teoria attuale è pertanto un prodotto culturale della specie umana che deve essere comunicato se si vuole diventi parte della conoscenza comune.
Tale comunicazione deve tenere conto delle esperienze vissute e mostrare le continuità/discontinuità e i passi di astrazione e generalizzazione che sono stati operati nell’elaborazione della teoria.
Riguardo alla cosmologia si ritiene in genere che alcune nozioni di base quali la sfericità della Terra e l’eliocentrismo, facciano ormai parte della conoscenza di tutti. Ma ciò è proprio vero?

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