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951: Alieni
Spesso in seriosi programmi televisivi o in articoli di riviste patinate si parla con disinvoltura di ipotetiche presenze di extraterrestri sulla Terra. Mostrando sussiego e incrollabile costanza si indaga sugli scopi della loro visite, si adombra l’esistenza di segreti hangar che custodirebbero resti di astronavi aliene e addirittura cadaveri di creature spaziali precipitate sul nostro pianeta.
È quantomeno curioso, però, che in tali disamine e servizi, contrabbandati come ricerca attendibile, non ci si ponga mai l’interrogativo cardine, senza rispondere al quale è troppo facile dare libero sfogo a qualunque cervellotica supposizione o parto immaginativo.
Ovvero da dove giungerebbero (o sarebbero giunti) gli «omini verdi»? Poiché ormai risulta appurato che all’interno dei sistema solare non esiste alcuna civiltà supertecnologica che ci insidi (oltre noi stessi - N.d.A.), gli alieni non possono provenire che dalle stelle. E, qui i «problemini» si fanno complicati. Distanze proibitive, viaggi che durano millenni, insormontabili difficoltà e pericoli d’ogni genere rendono le ipotesi di esplorazioni, colonizzazioni o invasioni dallo spazio profondo assai meno semplicistiche di quanto normalmente si tenda da un lato a diffondere, dall’altro a percepire. Questa nuova affascinante indagine di Tonon negli equivoci della «allegra» pseudo-scienza cerca, con tratto leggero ma con determinazione logica, di aiutare il cosiddetto «uomo della strada» e il più moderno «uomo della TV» a orientarsi negli intricati labirinti offerti non disinteressatamente dai misteriologi di professione.




952: Così parlano le stelle
il cosmo spiegato ai ragazzi

«L’indice dei libro è nato così dal nostro programma di studio: primo giorno, la gravità; secondo giorno, elettromagnetismo; terzo giorno, fisica quantistica, Planck e corpo nero; quarto giorno, interazione forte e interazione debole; quinto giorno, relatività ristretta e generale; sesto giorno, astrofisica e cosmologia; e infine, settimo giorno, l’origine della vita, dalle molecole più complesse alle forme di vita più semplici.»




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953: I grandi astrofili

In quest’opera sono presentate alcune brevi biografie di astrofili, sia italiani che stranieri, sia del passato che viventi, che hanno lasciato, a mio parere, una traccia consistente sulla strada della nostra passione.
Ho però cercato di trattare figure che hanno operato in diversi campi della ricerca astronomica, e ho anche tentato di bilanciare la trattazione nel senso della nazionalità, con un ovvio relativo prevalere delle personalità italiane. Inoltre, di sfuggita ho anche inserito riferimenti ad altre figure che reputo importanti e meritevoli di almeno qualche cenno.
Un problema emerso, anche perché, per questioni di attualità, ho deciso di occuparmi solo degli ultimi due secoli, è stato sicuramente quello di considerare quando un ricercatore è da considerarsi professionista o dilettante, una distinzione che ha senso solamente da 200 anni a questa parte, e forse meno. Fino all’Ottocento inoltrato, infatti, era considerato addirittura sconveniente, per uno scienziato, essere pagato per i1 proprio lavoro. Non esistevano letteralmente scienziati di professione; occuparsi di scienza era un privilegio riservato a coloro che non dovevano lavorare per mantenersi, oppure che avevano dei lavori che prevedevano scarse incombenze. [Gabriele Vanin]




954: Limit

Questo romanzo d'avventura suggestiona il lettore per il forte contrasto tra eventi e situazioni che viviamo tutti i giorni ed esperienze apparentemente fantascientifiche, che potremmo però ritenere del tutto normali tra poche decine di anni, come trascorrere una settimana di vacanza in uno strepitoso albergo sulla Luna.
Schätzing riesce, sebbene a fasi alterne, a mantenere sufficientemente viva l'attenzione ed il pathos del lettore, incastrando con la pazienza di un miniaturista tutti i più insignificanti eventi in un enorme, sconfinato puzzle che solo alla fine del romanzo e dalle vertiginose altezze del suolo lunare riusciremo a vedere per intero.
E quel che leggeremo può essere parafrasato invertendo i termini di un famoso motto: per astra ad aspera!

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955: Nani del sistema solare
tra pianetini e comete

Negli ultimi due decenni, gli studi teorici, le osservazioni da terra e i dati raccolti dalle sonde spaziali hanno permesso di ridisegnare radicalmente il quadro generale del Sistema Solare. Mentre sino a poco tempo fa si credeva che Plutone fosse l’ultimo pianeta, si è invece scoperto che è solo uno dei componenti di una moltitudine di oggetti che orbitano attorno al Sole al di là di Nettuno. Una vasta popolazione di corpi ghiacciati da cui proviene la maggior parte delle comete, delle quali ormai conosciamo la struttura, la composizione e il loro ciclo evolutivo.
E poi gli asteroidi, minuscoli pianeti che affollano lo spazio interplanetario, di cui si è compresa l’origine e l’evoluzione, in molti casi violenta, che fa sì che alcuni di essi possano entrare in rotta di collisione con la Terra, rappresentando un rischio non trascurabile per il nostro pianeta. Ma anche in questo caso, conoscendo ii “nemico”, è possibile prendere delle contromisure efficaci.
Sono questi gli argomenti principali contenuti in questo volume, in cui sono delineate le più recenti scoperte che ci permettono di guardare al nostro sistema planetario con occhi completamente diversi rispetto alla fine dello scorso secolo.




956: Oggetti volanti non identificati
nuovo rapporto su avvistamenti e ricerche

La presenza di intelligenze extraterrestri dotate di sofisticate tecnologie che visitano il nostro pianeta per osservarci è ormai scientificamente provata.
Qualcuno ci guarda, da tempo. E da almeno mezzo secolo, al di là di ogni tentativo di mitizzazione o di mistificazione, l’enigma degli UFO esiste e resiste a dispetto di ogni semplicistica spiegazione o smentita. In questo libro Roberto Pinotti, esperto della materia, fa il punto su oltre un quarantennio di analisi del fenomeno, basandosi rigorosamente su fatti provati e documentati, verificati dal Centro Ufologico Nazionale e dall’Aeronautica Militare Italiana. Oltre alla sintetica analisi dei principali fenomeni avvenuti nei vari “scacchieri” dei globo, Pinotti delinea in particolar modo ciò che è successo e succede nel nostro paese, al centro, come pochi altri, di numerose apparizioni in cielo, mare e terra.
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957: In viaggio per l'universo
attraverso l'Italia leggendo il cielo

Anna e Luca hanno 12 e 8 anni. I loro genitori li hanno “sbolognati” per un weekend a zia Camilla, che di lavoro fa l’astrofisica e decide di portarli al mare.
Partono in macchina al tramonto e, mentre il sole si spegne e nel cielo appaiono le prime stelle, la conversazione si accende; è come se il finestrino della macchina si fosse trasformato in quello di un’astronave: il Sole, le altre stelle, le galassie, il sistema solare.
Zia Camilla racconta appassionata rispondendo alle mille domande dei due nipoti e il cielo “parla”.




958: Quei temerari sulle macchine volanti

Questo libro vuole ripercorrere la storia del volo, soffermandosi sui personaggi che ne hanno caratterizzato le tappe principali.
Partendo dal mito e dalle leggende, vengono proposti i primi, folli precursori che senza alcun fondamento tecnico e scientifico sperimentano ali di stoffa e legno nel goffo tentativo di imitare lo natura. La narrazione scorre lungo un duplice binario: lo conquista dell’aria attraverso il più pesante dell’aria, e quella attraverso il più leggero; in altre parole, mongolfere e aeroplani, due modi di concepire la via delle nuvole.
L’autore tratteggia i concetti, e le intuizioni, che sono stati alla base di questi differenti approcci, e la loro relativa evoluzione nel corso dei secoli.
Facendo uso di ampia aneddotica, le figure dei protagonisti vengono calate nel contesto storico cui appartenevano, fino ad arrivare all’alba dell’era moderna e alla Prima Guerra Mondiale.

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copertina 959: Guida pratica alla foto digitale
La magia si compie quando, alzati per la prima volta gli occhi al cielo, il nostro sguardo è attratto da una miriade di punti luminosi che il primo, modesto telescopio rivela in tutto il loro splendore. Nonostante le limitate prestazioni dello strumento, osservando quelle schegge di luce sembra davvero di aver toccato il cielo con un dito. Se poi con il tempo l’interesse resta e la curiosità cresce si decide di catturare la luce di quei punti luminosi passando dall’osservazione alla fotografia, con l’intento di fissare sul sensore la delicata struttura di una nebulosa, il debolissimo bagliore di lontanissimi ammassi di galassie oppure le intricate volute di polvere della Via Lattea. Finalmente l’oggetto solo osservato, o al più disegnato, si dovrebbe mostrare in tutto il suo splendore rivelando anche delicate sfumature di colore. Catturato, una volta per tutte.
Così crede, almeno, colui che per la prima volta si accinge a scattare una fotografia astronomica. Troppo tardi ci si accorge che i problemi sono appena cominciati: errori nello stazionamento polare, messa a fuoco imprecisa, eccessivo inquinamento luminoso, guida fotografica errabonda. Sembra che tutto cospiri a complicare le notti serene: se era una guerra l’osservazione visuale è ugualmente una guerra l’astrofotografia. Cambiano solo gli strumenti con cui la si combatte.
Eppure non ci si arrende mai: ci si informa, si continua, si insiste fino a che i primi risultati non arrivano. E da quel momento in poi la strada, è quasi tutta in discesa...



960: Cile: il paradiso dell'astronomia

Di fronte all’inquinamento luminoso dei Paesi industrializzati e all’instabilità climatica alimentata dal riscaldamento globale, il sogno degli studiosi del cielo è quello di poter disporre di un sito buio e perennemente secco e sereno, situato ad alta quota, che assicuri una grande trasparenza atmosferica.
Questo paradiso astronomico esiste veramente: si tratta del Deserto di Atacama, un altopiano delle Ande cilene dove non piove praticamente mai. Proprio in questa regione, gli Stati Uniti d'America e l’Europa hanno deciso di insediare gran parte dei massimi osservatori astronomici dei pianeta.
Per chi ama il cielo e la natura, una visita dei siti astronomici di Cerro Tololo, Pachón, La Silla, Las Campanas, Paranal provoca un’emozione indimenticabile: questo è il suggestivo messaggio che vogliono comunicare Lucia e Cesare Guaita, descrivendo il cielo di Atacama con gli occhi sgomenti degli astrofili, dopo aver anche lavorato con quei leggendari telescopi.
Il libro è anche il resoconto di un viaggio compiuto dagli autori, che forniscono le informazioni necessarie a chiunque desiderasse seguire i loro passi. Nel “Paradiso dell’astronomia”.

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