L’11 (sabato) e il 19 aprile (domenica) 2015, secondo una tradizione oramai consolidata, gli astrofili ARAR-ALPA hanno portato i loro strumenti di osservazioni presso la Festa della Primavera in Fiore a Traversara.
Premessa essenziale della festa è il lato gastronomico, in grado di accomunare i convenuti a prescindere dalle convinzioni politiche e dalle fedi religiose.
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Il barbecue delle coste di maiale ha come sempre un aspetto quasi biblico, oppure pare di essere capitati nei pressi di un accampamento vichingo nell’Alto Medioevo …
Soddisfatte le brame degli appetiti più materiali – e avvicinato il livello del colesterolo alla media romagnola – gli astrofili si sono trasferiti al campo di osservazione.
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I telescopi piazzati hanno consentito di mostrare al pubblico i pianeti Venere e Giove in tutta la loro magnificenza, gli ammassi delle Pleiadi e del Presepe, la nebulosa di Orione, nonché le stelle doppie più interessanti del cielo primaverile, Castore, Algieba, Mizar e la Gamma Virginis.
Le osservazioni di stelle singole attirano sempre la fantasia del pubblico: anche se l’apparenza è di semplici puntini di luce, sapere che si sta osservando la stella Arturo, o Regolo, o la Stella Polare (solo gli occhi più attenti ne afferrano la duplicità) stimola interesse, curiosità e fantasia.
La sera del 19 aprile l’osservazione è terminata alle 22 per consentire a tutti di ammirare i fuochi di artificio.
Uno spettacolo sempre bello, curioso e che ci fa tornare bambini.
Nessuno pensa al costo, al fumo, al rumore, ai gas che si sprigionano (chissà con che sostanze si ottengono tutti quei colori!): si sgranano gli occhi, ci si prepara ai botti più grandi, si naufraga nel mare di scintille e zampilli luminosi.
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E dopo il gran botto finale, che decreta la fine dello spettacolo, si torna alla realtà dopo aver sognato per qualche minuto, mentre gli astrofili ripongono gli ultimi treppiedi e i Melardott fanno divertire il pubblico con canzoni allusive e sapide battute.
Un arrivederci alla Festa della Primavera in Fiore 2016.
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