16 gennaio 2024

Arianna Cortesi al Planetario


“L’Universo femminile: dai saperi ancestrali alla Scienza”
al Planetario Amico delle Donne a Ravenna

Da sinistra a destra: Federica Maglioni, Silvia Satanassi, Arianna Cortesi, Daria Dall’Olio, Gaia Mariani. A destra il logo in mosaico del Planetario Amico delle Donne

 

“Il Planetario Amico delle Donne” è un progetto A.R.A.R. nato in seno al Planetario Comunale di Ravenna. L’occasione per questo incontro pubblico è stata offerta dalla presenza a Ravenna, per il periodo delle festività natalizie, della Dott.ssa Arianna Cortesi PhD, anch’essa ravennate e astrofisica, ricercatrice e docente di fisica matematica presso l’Università di Rio De Janeiro. Il tema della serata è stato articolato attraverso un percorso quanto mai evocativo e suggestivo. Grazie al planetario è stato possibile trasportare il pubblico in un viaggio tra gli emisferi celesti. Partendo dalle risapute costellazioni circumpolari dell’emisfero settentrionale, come Cassiopea e l’Orsa Maggiore, è stato individuato Orione, protagonista dei cieli invernali di questo periodo, per raggiungere infine il suo antagonista celeste, lo Scorpione, in questi giorni basso all’orizzonte prima dell’alba. A questo punto è iniziato il viaggio verso Sud che ha condotto il pubblico alle meno familiari (seppur famosissime) costellazioni del Centauro e della Croce del Sud. Complice una costellazione dello Scorpione insolitamente alta rispetto a come si presenta alle nostre latitudini, è stata descritta la costellazione dell’Ema

 

La Ema, in italiano Nandù, è un grosso uccello simile allo struzzo che abita l’America del Sud. L’Ema è una macro-costellazione, che non figura fra le 88 costellazioni della IAU, ma che è presente nelle tradizioni astronomiche popolari di molti popoli indigeni dell’America Meridionale e che include parti dello Scorpione, del Centauro, della Croce del Sud, del Lupo, dell’Altare, della Corona Australe e del Triangolo Australe. La storia della Donna-Stella, recuperata dalla cultura indigena brasiliana e illustrata con bellissimi disegni prodotti dagli stessi indigeni in un progetto multiculturale della IAU, è stata narrata dalla Dott.ssa Cortesi, che ha concluso il suo intervento tratteggiando le biografie di grandi donne astronome come Henrietta Levitt, Vera Rubin, Jocelyn Bell e arrivando ai nostri tempi raccontando il lavoro della collega astronoma brasiliana Dott.ssa Denise Gonçalves sulle nebulose planetarie. La narrazione è stata accompagnata dalla suggestiva musica prodotta da Federica Maglioni e Francesco Tedde, che con le loro armonie hanno dato un contributo fondamentale alla creazione di una atmosfera che definire magica è il meno che si possa dire. Partner essenziali di questa iniziativa, come di tutte le altre iniziative del Planetario Amico delle Donne, le attiviste della Associazione Antiviolenza Linea Rosa. L’Associazione Linea Rosa ha dato vita al progetto di solidarietà “Ravenna, Città amica delle Donne”, grazie al quale i cittadini e le istituzioni possono contribuire a creare un’atmosfera di benvenuto, installando nei muri delle loro abitazioni, dei loro negozi o delle istituzioni delle targhe in mosaico con un fiore. Queste targhe rappresentano lo spirito di una città e di una società civile che vuole essere Amica delle Donne e Linea Rosa traduce questo stesso spirito in azioni concrete per le donne che hanno bisogno di tutela e di protezione. ARAR in collaborazione con Linea Rosa ha creato la prima e unica targa al mondo recante il titolo di “Planetario Amico delle Donne”, simbolo dell’impegno civico che ARAR sta coltivando, promuovendo con vari incontri ed iniziative la scienza e le carriere STEM al femminile, col fine di raggiungere la parità di genere.

 

 

 

 

Didattica e orientamento: scienziate a scuola a Ravenna

Sotto il segno della didattica e dell’orientamento e approfittando della presenza a Ravenna della ricercatrice, la serata al Planetario è stata preceduta da lezioni tenute in alcune scuole di Ravenna.

Le scuole interessate sono state la Scuola Secondaria di Primo Grado “Guido Novello” e il Liceo Scientifico Statale “Alfredo Oriani”, mentre le relatrici sono state le ricercatrici Dott.ssa Arianna Cortesi e Dott.ssa Daria Dall’Olio. In totale gli incontri sono stati 6, uno presso il Liceo Scientifico alla presenza di una classe III e una classe IV, e altri 5 presso la Scuola Novello, alla presenza delle classi III. I temi trattati in queste occasioni sono stati molti: è stato esposto lo stato dell’arte di alcune ricerche di punta in astronomia e dei punti di contatto e collaborazione che oggi l’astronomia offre con molte altre discipline come l’ingegneria, la biologia, la geologia e la climatologia. Si è parlato inoltre di come le relatrici avessero affrontato le scelte di studio e di carriera che le hanno portate a esercitare la loro professione nel campo della ricerca. Le studentesse e gli studenti hanno dimostrato grande interesse sul percorso di studio affrontato dalle ricercatrici che ha forse catturato l’attenzione ancora di più degli affascinanti argomenti astronomici esposti – gli esopianeti, i buchi neri, la materia oscura.

 

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