L'astronomo bavarese Franz von Paula Gruithuisen cominciò la sua carriera sull’onda dell’entusiasmo per la grande cometa del 1811, quella citata da Tolstoi in Guerra e Pace, ma la sorpresa più grande la provò nel luglio del 1822, quando si convinse di aver identificato all’interno del Mare Imbrium un enorme Wallwerk, una delicata struttura muraria lunga 5 miglia e perfettamente allineata nord-sud. A poca distanza dall’artefatto, straordinariamente simile "alle venature di un ontano o delle foglie di una rosa" si imbattè in una struttura ancora più piccola a forma di stella distorta. La scoperta venne presentata al pubblico solo nel 1824, in un memorabile studio dal titolo La scoperta di molte distinte evidenze di abitanti lunari, in particolare una colossale costruzione artificiale, il cui terzo capitolo si occupava distesamente di "artefatti sulla superficie dell’emisfero visibile della Luna". Le speculazioni più ardite vi si intrecciano inestricabilmente alle dettagliate osservazioni telescopiche: "Nessuno, per quanto fantasioso, considererebbe la possibilità che la Natura da sola possa aver generato questa struttura. Potrebbero cristalli larghi 5 miglia crescere sulla Luna, se sulla Terra suscitano la più grande meraviglia quando raggiungono 5 piedi?" Le scoperte del bavarese si diffondono nella comunita’ astronomica e ne oltrepassano i confini, come una febbre improvvisa: se Olbers e Gauss si mostrano scettici della questione, come mostra la loro corrispondenza, il principe Metternich, allora Primo Ministro austriaco, conferma personalmente al telescopio l’esistenza dell’artefatto. Vari professori universitari si lasciano andare all’entusiasmo e offrono una cattedra a Gruithuisen. Col tempo le speculazioni dell’astronomo si fanno persino più audaci, ma infine negli anni ’90 del secolo G.K. Gilbert concluderà che il Wallwerk non è che una disposizione casuale di solchi all’interno del Mare Imbrium, cicatrici dovute a massicce eiezioni di materia provocate dall’enorme impatto che formò il bacino. (dal sito Torinoscienza)
Immagine ricavata da una fotografia del Consolidated Lunar Atlas
L'astrofilo Walt Robinson, in un suo articolo su Cosmic Messenger, il bollettino della Astronomical Society of Kansas City, indica la posizione della Città di Guirhuisen a Nord del cratere Schroter: " Se volete osservare per conto vostro questa città lunare, cercate una struttura a forma di lisca di pesce, situata circa a metà strada fra i crateri Mosting ed Eratosthenes. E' ben rappresentata nella mappa 32 del'Atlante Lunare di Rukl. La configurazione a lisca di pesce si trova alle coordinate lunari 6N 8W" Ovviamente bisogna che la ricerca della lisca di pesce avvenga in condizioni di luce radente in corrispondenza di questo sito lunare. Buone osservazioni ...
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