911: Noi e l'universocopertina

[...] Quanti, quanti interrogativi affascinanti e tormentosi assalgono l’uomo che, in una notte limpida e dolce, leva lo sguardo a inebriarsi d’immensità!
Egli pensa alla caducità della propria vita, all’angustia dell’ambiente nel quale essa si svolge, e lo assale il desiderio ardente di superare i limiti ristrettissimi dei tempo e dello spazio, per conoscere la realtà senza limiti che lo circonda, per strappare all’Universo i grandi misteri custoditi dalla sua eternità mutevole ed immutevole.
Quest’opera vuole appagare tale bramosia nobilissima.
[...] Allo stesso modo come ci sono i fiduciosi, non mancano gli sfiduciati. Ai volitivi sicuri di se medesimi, fanno riscontro gli abulici sempre dubitosi. [...] “A che giova indagare?” si chiede più di qualcuno. “Ogni ricerca è destinata ad infrangersi contro interrogativi che rimarranno perpetuamente senza risposta”.
[…] La bramosia di conoscere ha generato La Scienza.
La Scienza risponde oggi a ciò che ieri ancora costituiva un punto interrogativo disegnato contro uno sfondo di tenebre. La Scienza non è scaturita dal genio d’un immortale o dall’intelligenza di un popolo eletto. Essa è lo splendido frutto della voluta od involontaria collaborazione umana attuata nel succedersi degli evi. [...] Roberto Mandel             indice del vokume




912: Les premiers hommes dans la Lune

Versione francese del romanzo di fantascienza del 1901 scritto dall'inglese H.G. Wells, trentasei anni dopo l'uscita di "Dalla terra alla Luna" di Giulio Verne (biblioteca ARAR 1296).
È la storia di due uomini - l'uomo d'affari Mr. Bedford e lo scienziato dott. Cavor - che giungono sulla Luna grazie ad una sostanza che annulla la forza di gravità inventata da quest'ultimo, scoprendo che il satellite della Terra, contro ogni aspettativa, è abitato e vivibile nel sottosuolo. Vengono catturati ma Bedford riese a fuggire a a tornare sulla Terra. In seguito, Bedford scopre che Cavor è vivo sulla Luna, è riuscito a comunicare con i seleniti e sta trasmettendo le sue scoperte alla Terra per radio.
Nel 1902 il regista francese Georges Mélies realizzò il film “Le voyage dans la Lune” la cui trama unisce questo romanzo e quelli di Verne.




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913: I poteri magici della luna

L’astrologia, la magia lunare e i miti connessi dei popoli primitivi sino ai giorni nostri.
Oggi la luna ci fa pensare ai voli spaziali, ai problemi balistici, alle rocce, ma se risaliamo a un tempo in cui la visione meccanicistica della vita non era dominante l’astro lunare ci appare come un organismo con una vita propria soggetta a continui drammatici cambiamenti. Al suo sorgere, perire, risorgere sono connesse le innumerevoli vite terrene. Parecchi miti affermano addirittura che la luna era l’antica sede dell’umanità che decaduta, precipitò sulla Terra. Una vastissima tradizione collega alla Luna diluvi, fiamme, acque e altri elementi scatenati e questi influssi non sono ancora ai giorni nostri del tutto smentiti.
Ma non è tutto: la luna, divenuta oggi una sfinge ammonitrice, ricorda agli uomini che la terra potrebbe divenire a sua volta, una “luna”, un ammasso di rocce morte sottoposte a calori e geli infernali se gli uomini non capiranno che distruggere la vita in un punto equivale a distruggerla ovunque.




914: Come è fatto l'atomo

L’atomo è la più piccola porzione di un dato elemento chimico che ne conserva tutte le proprietà. Questa definizione può andar bene quando si ha a che fare con miliardi, anzi miliardi di miliardi di atomi. Un po’ come dire: l’uomo è la più piccola porzione dell’umanità. Una definizione data “dal dì fuori”, validissima senza dubbio, ma parziale, incompleta.
L’uomo può anche essere definito come un insieme di parti: cervello, mani, cuore, occhi, naso, e tante, tante altre. Più si scende nei dettagli, più si definiscono nuove parti, più sarà facile “costruire” l’uomo, come giocando con una scatola di costruzioni.
Anche per l’atomo si può tentare di dare una definizione dall’interno, tentare di descrivere le diverse parti e individuare le possibili “istruzioni di montaggio”. Da questo punto di vista, l’atomo è un insieme, forse casuale, di particelle (piccole parti, e avremo modo di vedere come esse siano davvero minuscole), tenute insieme da forze di enorme intensità, anzi le forze devono essere immaginate come “pezzi” indispensabili della struttura.
Non sappiamo ancora tutto sul mondo dell’atomo, ma sappiamo già “abbastanza”, tanto comunque da poter affermare che il nostro mondo, il mondo a nostra misura, è proprio “così” come ci appare (dal Sole che splende, al fiore, all’aria, al blu dei cielo, al rosso del sangue), perché quello dell’atomo è “così” come le continue ricerche dei fisici ce lo presentano e — è il caso di questo libro — ci permettono di spiegarlo, di raccontarlo.

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915: Il futuro dietro angolo
la fantascienza e la civiltà di domani

Mostri verdi e formiche giganti: questa è la vostra idea della fantascienza? Ebbene, le cose stanno molto diversamente, e questo volume ve lo dimostra: qui non sono presentati semplici racconti avventurosi e fantastici, il cui unico scopo è quello di colpire il lettore con il sorprendente e l’assurdo, bensì anticipazioni di quella che, con ogni probabilità, sarà la nostra vita futura. Una vita che, una volta liberata da quegli aspetti paradossali ed esasperati che rappresentano una delle caratteristiche della letteratura fantascientifica, sembra la copia della società d’oggi, con i suoi problemi, le sue speranze, i suoi pericoli.
Così le invenzioni degli scrittori di fantascienza, molto più serie di quanto a prima vista possano apparire, ci serviranno per riflettere sulla nostra situazione attuale e su quello che ci aspetta « dietro l’angolo », su pregi e difetti, vantaggi e inconvenienti del progresso umano.




916: Thr orbit of the planet is not elliptical

È la versione in inglese “L'orbita dei pianeti non è ellittica catalogato al numero 24 di questa biblioteca..

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917: Zeiss-Grossplanetarium
(Il grande planetario Zeiss)
Berlin, Ernst-Thalmann-Park

Il grande planetario Zeiss è stato inaugurato il 9 ottobre 1987. Nei primi due anni di attività, ha avuto più di 500.000 visitatori. Nel 1989, dipendenti e responsabili di planetari di tutti i paesi di lingua tedesca in Europa si sono incontrati allo Zeiss Planetarium di Berlino.
La prima edizione della presente pubblicazione, apparsa nel 1987 sotto la responsabilità del Dipartimento edile di Berlino ha soprattutto documentato il processo di costruzione. Questa nuova edizione è una versione notevolmente modificata di quell'opuscolo.




918: Vita di Galileo

Il drammaturgo tedesco rielaborò, in tre distinte riprese fino a pochi mesi dalla morte, questo dramma che egli considerava centrale nella sua produzione, sia sul piano drammaturgico che su quello morale; un ritratto fortemente chiaroscurato e volutamente contraddittorio del grande scienziato pisano, la cui indefessa ricerca della verità si trasforma a poco a poco in una sorta di vizio, di personale, quasi narcisistica intemperanza intellettuale.
La presente edizione offre un’ampia introduzione, che situa
l’autore e l’opera nel loro contesto storico e letterario, il testo originale nella versione definitiva e integrale con la traduzione a fronte, e un corredo di note a piè di pagina che chiariscono le difficoltà linguistiche e forniscono precisazioni cultura li, d’ambiente e di costume.
La traduzione è di Emilio Castellani.

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919: Timecop

Il libro è basato sulla sceneggiatura dei film di Peter Hyams con Jean-Claude Van Damme.
Hanno ucciso sua moglie dieci anni fa, ieri, fra un minuto... c’è ancora tempo per salvarla. Max Walker è un Timecop, un poliziotto temporale, uno di quegli uomini chiamati a vigilare sulla più grande scoperta nella storia dell’umanità: la possibilità di viaggiare nel tempo. La regola è semplice: nessuno deve tornare indietro. Qualcuno però ha infranto quella regola, un potentissimo uomo politico che, per raggiungere ¡ suoi obiettivi, non esiterà nemmeno di fronte al delitto più sconvolgente: cambiare il corso della storia perché gli eventi vadano a suo favore, cancellando le radici nel passato dei suoi avversari. Una grande storia, che aggiunge un aspetto inquietante allalunga tradizione dei paradossi temporali.




920: Pietro Tacchini

In quella breve stagione del Secolo XIX che ha visto la nascita della “Nuova Astronomia”, oggi meglio nota col nome di Astrofisica, sono fioriti in Italia astronomi di indiscusso prestigio alcuni dei quali, singolarmente, figli di quella provincia raccolta nel Ducato Estense di cui Modena era Capitale.
Una delle figure che emerge con maggior freschezza e rilievo, anche in contrapposizione all’ombra in cui era caduta, è quella di Pietro Tacchini, scienziato e “manager”, astronomo a Modena, poi a Palermo infine al Collegio Romano. Le sue celebri osservazioni sul Sole, i viaggi e l’intensa attività organizzativa si intrecciano, nel fervore risorgimentale tra la fine dei Ducato e l’inizio del Regno d’Italia, in uno scenario che fa da sfondo a questa biografia che, pur mantenendosi nei. limiti di una ricerca scientifica, risulta più appassionante di un romanzo.

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