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1421: Celestial Objects for common telescopes: The solar system OGGETTI CELESTI PER I TELESCOPI COMUNI |
1422: Celestial Objects for common telescopes: The stars OGGETTI CELESTI PER I TELESCOPI COMUNI |
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1423: Il sistema solare Le sonde interplanetarie hanno iniziato l’esplorazione del sistema solare, con lunghi viaggi nello spazio cosmico. La sonda americana Mariner II ha compiuto un viaggio di 288 milioni di chilometri, in 109 giorni, e ha raggiunto il pianeta Venere, il 14 dicembre 1962. Questa è una data storica nel faticoso cammino della scienza. L’altra sonda, il Mariner IV, dopo un viaggio nello spazio di sette mesi e mezzo, giunse in prossimità del pianeta Marte, il 14 luglio 1965, riprese 22 fotografie e le trasmise alle stazioni terrestri. |
1424: Le meraviglie del cosmo L’astronomia è probabilmente la più antica delle scienze; la si fa risalire alle origini della storia della stessa umanità. Il cielo ha sempre attirato l’uomo: di qui i primi tentativi di una nomenclatura degli astri, le prime idee sul loro moto, sull’orientamento, le prime nozioni per preparare i calendari. Successivamente l’uomo tentò di misurare le distanze tra gli astri, e sorsero i primi osservatori in Babilonia, in Cina, in Egitto, in India. Il grande astronomo Ipparco misurò la distanza dalla Terra alla Luna dandole un valore che, rispetto alle misure più recenti, è inferiore soltanto dell’1%. Circa la forma della Terra già nel 400 a.C. prevaleva l’ipotesi che fosse sferica anziché piatta, e la sfericità spiegava i movimenti del Sole, della Luna e degli altri pianeti moventisi tutti intorno alla Terra. Questa convinzione che la Terra fosse il centro dell’universo rimase valida per quasi due millenni, fino all’età in cui Copernico, seguito poi da Galileo, Keplero e Newton, riuscì a provare che i pianeti ruotano attorno al Sole. Ma non basta; oggi gli astronomi ci dicono che le informazioni che abbiamo dell’universo sono assai incomplete di fronte agli innumerevoli problemi che continuamente sorgono in base ai più recenti studi. Questo libro esamina le principali tappe della storia astronomica e anticipa i prossimi traguardi. Numerose fotografie, cartine e schemi ne rendono più evidente e avvincente il contenuto. |
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1425: I pianeti, la Luna e lo spazio "I Pianeti, la Luna e lo Spazio" è il titolo di un
libro di astronomia divulgativo dello scrittore francese Pierre de Latil, pubblicato in Italia da Ugo Mursia Editore che esplora i corpi celesti del nostro sistema solare. SOMMARIO : |
1426: Il cielo (luci e ombre nell'Universo) – 2 volumi Le imponenti conquiste dell’Astronomia contemporanea e l’aprirsi di nuovi e suggestivi orizzonti, pieni di promesse per la conoscenza sempre piú approfondita dei corpi celesti e dei fenomeni che essi presentano, sono la logica conseguenza dello sviluppo che l’Astronomia ha avuto nei corso di oltre tre secoli e mezzo: da quando, cioè, Galileo, volgendo per la prima volta ai cielo un telescopio, amplificò enormemente i limiti dei « mondo » allora conosciuto, distruggendo per sempre, con le site prime scoperte e intuizioni, tutto un passato di presunte cognizioni, essenzialmente fondate sui « principio di autorità»; e da quando, posta ’Astronomia su basi fisiche, in accordo con i principi della Dinamica e con la legge della gravitazione universale scoperta da Newton, si cominciò a indagare le leggi della Natura sulla base dell’esperienza, suggerita e controllata criticamente dalla ragione. |
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1427: Quelques pas sur la Lune |
1428: Manual for observing variable stars Attraverso l'uso di binocoli, piccoli telescopi portatili e grandi telescopi fissi, i membri dell'AAVSO tengono traccia di centinaia di stelle variabili a lungo periodo, nonché di molte delle variabili più interessanti di tipo irregolare. |
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1429: La scoperta del pianeta Marte Fra le varie date importanti per la conoscenza dello spazio, che si succedettero nel decennio 1960 - 1970, una delle memorabili fu, senza dubbio, quella dei 15 luglio 1965. Al mattino di quel giorno i quotidiani parlavano dei presidenti Saragat e De Gaulle che stavano per inaugurare il traforo dei monte Bianco, dell’italiano Felice Gimondi che aveva vinto il giro ciclistico di Francia, di un’ascensione al Cervino seguita con telecamere e ritrasmessa in America attraverso il satellite Early Bird; ma nessuna di queste notizie riusciva a colpire l’uomo della strada. Ce n’era un’altra, nella prima pagina, che soverchiava ogni vicenda col suo titolo a caratteri giganteschi: MARTE FOTOGRAFATO DALLA SONDA MARINER. Anche il lettore più freddo e più lontano dai problemi di astronomia e di astronautica non poté resistere alla tentazione di quel titolo. Avrebbe forse trovato, nelle righe che lo seguivano, notizie dei marziani e delle loro città? Oppure appreso che Marte è soltanto uno sterile deserto? |
1430: Annuario 1973 Il presente Annuario dell’Osservatorio astronomico di Torino per l’anno 1973 continua la serie avviata nel 1968 e mantiene lo schema consueto. |
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