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1441: Favole tra le stelle

Per tutte le civiltà del mondo il cielo è stato Il Grande Libro delle Storie: in Africa, una bambina scaglia nel cielo la cenere di un focolare e fa nascere la Via Lattea; in Nord-America, la Via Lattea è il grande sentiero che conduce verso il mondo ultraterreno il corteo senza fine delle anime dei morti; in Oriente è un fiume impetuoso che una donna cattiva ha fatto sgorgare per dividere due innamorati celesti; nell’antica Grecia, à il latte che la madre degli dei ha sparso nel cielo mentre allattava il piccolo Ercole; e l’elenco potrebbe continuare a lungo.
Per tanto tempo ho guardato le stelle senza riuscire a leggere la differenza esistente tra di esse. L’appartenenza ad una costellazione piuttosto che ad un altra, colpita solo dalla brillante lucentezza ed affascinata dei loro mistero. Mi sono ritrovata poi a lavorare in un Planetario ed un po’ alla volta il cielo ha preso forma, ...




1442: L'altro paesaggio

L’altro paesaggio nasce con l’intento di colmare due divari.
Il primo è quello che separa l’offerta didattica e formativa dei Planetario di Ravenna dall’esperienza diretta dell’osservazione astronomica: la suggestione della volta stellata prodotta artificialmente dal Planetario, pur presentando l’indubbio vantaggio di essere insensibile alle intemperie, agli orari e all’inquinamento luminoso, resta pur sempre una simulazione di ciò che può essere osservato.
Il secondo, più vasto, è quello che separa il primo strumento posseduto da chi si scopre appassionato di astronomia, e il cielo stesso. Sono poche infatti le visioni al telescopio che mantengono le promesse dei depliant pubblicitari, e la conoscenza che dovrebbe travasarsi ¡n noi dai database dei più moderni telescopi automatizzati (risparmiandoci la lettura e lo studio dei libri) è fredda e frammentaria.

- Osservare l’Universo
- Il grande laboratorio di chimica dell’Universo
- Le distanze angolari
- Guida al riconoscimento delle costellazioni e alle loro posizioni
- Costellazioni: pura apparenza
- Le 88 costellazioni
- La Luna, il nostro satellite
- Stima della magnitudine limite visuale
- I numeri dell’astronomia

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1443: Un milione di galassie

La ricerca di supernove extragalattiche è fra quelle attività che hanno dato maggiori soddisfazioni agli astrofili, raggiungendo in molti casi risultati sorprendenti utili per la comunità scientifica internazionale. Sebbene si tratti di un settore dell’astronomia ormai sopraffatto dai programmi di ricerca professionali, talvolta il dilettante riesce ancora a dare il proprio contributo.
L’autore, forte di oltre 30 anni di esperienza in questo settore, racconta la sua storia e come è giunto a dedicarsi totalmente alle supernove. Vengono illustrati tutti i passaggi che hanno condotto all’organizzazione di un vero e proprio programma di ricerca amatoriale e come si fa ricerca, con particolare cura ai dettagli relativi alla gestione di una scoperta. Completano il volume ampi cenni sulle supernove storiche, sulla loro classificazione e un ampio spazio riservato alle statistiche dove sono analizzate le scoperte nei particolari. Chiude una riccha bibliografia.




1444: La misura del tempo a Ravenna

L’aspetto veramente interessante della monografia è costituito dai capitoli che affiancano la ricostruzione storica, nei quali gli Autori offrono quelle informazioni che solo loro, grazie all’approfondita conoscenza della materia, potevano fornire. Mi riferisco alla ricerca di eventuali sopravvivenze dei vecchi impianti e ai tentativi di ricostruzione dell’aspetto dei più antichi allestimenti.
La prima sfida affrontata dagli Autori è stata rivolta alla ricostruzione dell’aspetto dell’orologio pubblico realizzato nei primi anni dei Cinquecento sulla facciata delle chiese dei Ss. Marco e Sebastiano. Stabilito che quello rappresentato in un noto disegno di Camillo Morigia non era quanto progettato da Anastasio Cellini con l’aiuto di Antonio Burchiello, ma il frutto di successive modifiche sul pezzo originale, come poteva apparire quell’orologio di cui non abbiamo descrizioni, ne alcuna traccia materiale, dovendo anche escludere l’ipotesi di Corrado Ricci che aveva suggerito, senza fondamento, che il grande cerchio in marmo riutilizzato nel giardino della Cripta Rasponi appartenesse all’orologio della piazza? Grazie alla corretta lettura delle fonti, Arnaldi fornisce un disegno ricostruttivo che ci fa comprendere quale grande perdita sia stata la dispersione di quell’opera. Disegni ricostruttivi vengono proposti anche per i tre più semplici orologi abbaziali a uno dei quali va attribuito il quadrante che erroneamente Ricci aveva riconosciuto come parte deli orologio della piazza. Si tratta degli orologi dei monasteri di Santa Maria in Porto, di San Vitale e di San Romualdo.

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1445: Almanacco astronomico per l'anno bisestile duemilaventiquattro

Edito dal Planetario di Ravenna e curato dai soci dell'ARAR è in formato A5, contiene le effemeridi del Sole, della Luna e dei pianeti del sistema solare calcolate per Ravenna, le previsioni di marea calcolate per Porto Corsini e i testi Skylab un programma sotostimato e L'Osservatorio meteorologico del Planetario.

 




1446: Guerre spaziali

Nel secolo scorso, durante la Guerra Fredda, la Corsa allo Spazio apparve agli occhi dcl grande pubblico come l’epica esplorazione di una frontiera immensa e sconosciuta. In realtà fu il campo di un duro scontro politico-militare, fra il Blocco Occidentale e quello Orientale, nel quale USA e URSS, più che conquistare la Luna volevano prevalere l’uno sull’altro, per motivi ideologici, strategici ed economici, rafforzando la loro influenza sul piano geopolitico mondiale.
Se accettiamo l’antica filosofia greca dei “cicli storici”, rileggendo quanto accadde durante la Guerra Fredda e la Corsa allo Spazio degli anni ‘50 e ‘60 del secolo scorso, possiamo trovare le spiegazioni all’attuale ritorno ai Blocchi contrapposti, con Stati Uniti ed Europa da un lato, Russia, Cina e India, dall’altro. Queste nuove contrapposizioni però, oltre al pacifico ritorno della Corsa allo Spazio, hanno innescato la pericolosa ripresa della sua militarizzazione. Un “quadro” già visto in passato, che potrebbe celare il ritorno di un ciclo storico già sperimentato, dove da un lato l’umanità si accinge a esplorare pacificamente “nuovi strani mondi”, mentre dall’altro rischia pericolosamente, ora più che mai con l’invasione russa dell’Ucraina, e come accadde con la crisi dei missili di Cuba, di scatenare una guerra di proporzioni devastanti. (Stefano Cavina)

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1447: Almanacco astronomico UAI

L’almanacco dell’Unione Astrofili Italiani dell’anno 2024, giunto alla quarantacinquesima edizione, è proposto con la tradizionale suddivisione riguardo alle sezioni Sole, Luna, pianeti, occultazioni, meteore, asteroidi, comete e stelle
variabili.
Le pagine introduttive sono integrate con un breve glossario dei termini usati nelle pagine delle effemeridi. Le pagine 6 e 7 sono, come sempre, riservate alla Cronologia mentre gli eventi più spettacolari del cielo in Italia sono riassunti alle pag. 8 e 9.
Aspetti dettagliati delle congiunzioni della Luna con i pianeti e con le stelle sono trattati alle pag. 45 e 46 mentre quelle tra pianeti e tra pianeti e stelle sono riassunti alle pag. 48 e 49.
Nelle pagine della Luna è riproposta la tabella per l’osservazione della falce lunare vicina alla Luna Nuova...




1448: Emilia Romagna
il regno della scienza: luoghi, persone, futuro

È possibile pensare di costruire una Guida attorno ai temi della scienza e della ricerca, delle alte tecnologie, degli sforzi e dei successi fatti nella competizione mondiale a suon dì miliardi e di scienziati, corsa infinita ed esaltante tra chi conquisterà successi su successi sia in campo europeo che mondiale? La prima risposta che arriva è: pura follia. Eppure se riflettete un poco si capisce perché i miracoli in Emilia-Romagna sono possibili. La Regione infatti si candida a diventare la punta più avanzata nel mondo della ricerca e dell’innovazione, vuole essere una dei leader nel hub digitale e per far questo ha investito centinaia di milioni, ma nel contempo sa che la propria immagine dipende anche dai prodotti della terra, dalle meraviglie che escono dalle cucine di tutto il territorio, dalle mani di chef superstellati e no. Ecco, far convivere il bello da queste parti è possibile, perché tutti si adattano ad una mission comune,raggiungere frontiere un tempo impensabili, ma oggi rese possibili, dalla tecnologia, dalla ricerca, dalla forza e dalla volontà di genti straordinarie. - Giuseppe Cerasa -

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copertina 1449: Effemeridi planetarie per l'anno 1982



1450: Almanacco dell'osseratore per l'anno 1983

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