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1461: La freccia del tempo La “freccia dei tempo” è una bella immagine usata per la prima volta dall’astrofisico Arthur Eddington nel 1927, ma l’idea della direzionalità dei tempo è stata percepita dalle civiltà umane come movimento ciclico, come mito dell’eterno ritorno, oppure - nella tradizione giudaico-cristiana - come un movimento lineare, irreversibile. L’irreversibilità del tempo ha avuto una grande influenza sul pensiero occidentale, ha permesso la nascita dell’idea di progresso e di evoluzione, ha dato forza alla descrizione della natura attraverso le leggi della scienza classica e moderna. Fino alla breccia aperta dalla teoria della relatività, dalla meccanica quantistica, dai nuovi campi di indagine sull’instabilità delle particelle elementari, sino alla cosmologia evolutiva. È il lungo cammino della storia della fisica, visto attraverso le maggiori teorie scientifiche che nel corso dei secoli hanno cercato di risolvere il mistero dei tempo. |
1462: Il sogno dell'unità dell'universo I successi conseguiti in questo secolo dalla fisica sono stupefacenti e hanno contribuito a sconvolgere le nostre concezioni dello spazio, dei tempo, della realtà. Lo stesso linguaggio con cui cerchiamo di descrivere la natura ne è uscito trasformato radicalmente, per cui oggi ai centro della visione dell’universo elaborata dagli scienziati c’è l’idea di «simmetria naturale>, che ha preso il posto occupato dalla “materia”. Questa rivoluzione dei pensiero è stata determinata dalla speranza di individuare le leggi ultime, quelle in grado di rispondere in modo definitivo alle domande che ci poniamo rispetto alla natura. |
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1463: Nelle pieghe del tempo Il 23 aprile 1992 una scoperta scientifica cambia per sempre la nostra visione dell’universo. Quel giorno l’astrofisico George Smoot rende pubblica una notizia straordinaria: il satellite COBE (Cosmic Background Radiation Explorer) ha individuato in fondo al cosmo le «pieghe del tempo» da cui sono emerse le stelle, i pianeti, le galassie e tutte le altre complesse e mirabili strutture che oggi osserviamo. |
1464: 50 anni di missioni spaiziali, 1957-2007 Questo prezioso lavoro di PaoLo Laquale ripercorre i primi 50 anni dell’era astronautica, soffermandosi su tutte le missioni degne di nota, e offrendo così al Lettore la possibilità di rivivere passo passo l’intero periodo, percependo facilmente come dall’era pionieristica dei primi anni si sia passati all’epopea lunare, fino a giungere a quella sorta di routine spaziale tipica dei giorni nostri, molto meno epica e, se vogliamo, sicuramente meno poetica, ma indispensabile alla continuità della presenza umana nello spazio. |
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1465: Il ritorno del giovane principe Il ritorno dei giovane principe” è un libro per tutti e per tutte le età. E una storia semplice e poetica che ho scritto con lo scopo di trasmettere le esperienze e le conoscenze di cui ho fatto tesoro nella mia vita. Per me la vita è una splendida opportunità di accrescimento spirituale in cui bisogna saper preservare l’innocenza di quando si era bambini e al tempo stesso chiedersi cosa si può fare contro le grandi ingiustizie, la sofferenza, il male nel mondo... |
1466: La figlia di Galileo Nel momento più straordinario e tragico della propria esistenza — quello delle scoperte, del processo, della prigionia e dell’abiura — Galileo non era solo; a condividerne grandezza e tormento c’era la figlia maggiore: suor Maria Celeste, una monaca di clausura. |
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1467: L'esperimento più bello Nel 1927 Albert Einstein propose un “esperimento mentale per illustrare uno degli aspetti più sorprendenti della fisica quantistica: la proprietà degli elettroni, microscopici componenti della materia, di comportarsi sia come particelle (che possiamo immaginare come piccolissime palline da tennis), sia come onde (per esempio quelle che si propagano sulla superficie d’acqua di uno stagno). |
1468: Singolarità Da quando l’uomo si è affacciato sul pianeta, con un impatto sempre più ampio e profondo sulla sua evoluzione, ci si chiede se rappresenta un elemento unico e irripetibile. La sua intelligenza potrà essere replicata? E se questo avvenisse, sarà una novità sconvolgente, pari alla discontinuità dell’arrivo dell’uomo? Che cosa succederà all’umanità? |
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1469: Cercare mondi Abitiamo un sottile guscio sferico, di pochi chilometri di spessore, intorno alla superficie della Terra. Anche se esploriamo gli abissi più profondi dell’oceano o scaliamo le vette dell’Himalaya, il nostro regno ha dimensioni ridicole. Per questo, se riflettiamo su quelle dell’universo, ci resta una sensazione di lieve sgomento. Non solo. |
1470: La meccanica quantistica Le comete prima o poi cadono sul Sole; anche la Terra, lentissimamente, perde energia e prima o poi cadrà sul Sole. |
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