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1471: Osserviamo le stelle Dodici grandi mappe stellari guidano mese per mese all'individuazione degli oggetti astronomici più importanti. Tantissimi stimoli e spunti per i ragazzi che si avvicinano per la prima volta all'osservazione astronomica. Le indicazioni per la prima attrezzatura: alcuni oggetti possono essere individuati a occhio nudo, mentre altri, come nebulose e galassie, richiedono un binocolo o un piccolo telescopio. Tutti gli oggetti osservabili sono introdotti e spiegati da un vero astronomo che porta i ragazzi a confrontarsi con le meraviglie dell'universo e le grandi domande che ne scaturiscono. Con allegato un astrolabio per individuare le stelle ogni giorno dell'anno. Con astrolabio allegato. |
1472: Viaggiare nello spazio tempo, la scienza di Interstellar Chi, guardando un cielo stellato di notte, non si è mai chiesto almeno una volta se un giorno saremo in grado di andare tra quegli astri così remoti? L’ambizioso film Interstellar di Christopher Nolan ci conduce proprio in un viaggio del genere, e ben oltre la Via Lattea, la nostra galassia ancora visibile a occhio nudo. Ma la sua non è un’opera di pura fantasia, o meglio, lo è solo in parte. Grazie infatti alla consulenza dell’astrofisico e premio Nobel Kip Thorne, gli eventi sbalorditivi a cui assistiamo nel film sono una rappresentazione scientificamente corretta di quello che gli esseri umani potrebbero affrontare in un esplorazione dello spaziotempo. Dai dischi di accrescimento alle singolarità, dalla gravità quantistica alle anomalie gravitazionali, passando per la quinta dimensione e il tesseratto di Nolan, Thorne spiega in modo divulgativo e coinvolgente le grandi questioni del tempo e dello spazio in chiave interstellare, stimolando come non mai il nostro senso della meraviglia e dell’avventura. |
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1473: Autoveicoli elettrici Autoveicoli elettrici circolavano sulle strade di Europa ed America, già dalla metà del XIX Secolo, essenzialmente limitati a cerchie ristrette di intraprendenti costruttori ed audaci automobilisti sportivi. Alla fine del Secolo scorso, i quattroruote elettrici “lunari”, spettacolarizzati dalla televisione, affascinarono il grande pubblico e gli affezionati ai film di fantascienza e fantavventura. |
1474: Maria Curie Il principale risultato delle ricerche di Marie Curie, quello che le avrebbe assicurato una fama immediata e poi imperitura, è stato l’isolamento di due nuovi elementi chimici radioattivi, il polonio e il radio. Portato a termine in età giovanile e in condizioni che dire disagiate è dire poco, il lavoro necessario è stato preceduto da una serie di abili intuizioni, e quindi è consistito in una lunga battaglia per portare a termine, sulla base del fondato sospetto di essere sulle orme di nuovissime scoperte, una separazione chimica dei minerali radioattivi. Per il solo radio riuscì a isolarne un decimo di grammo dopo tre anni di lavoro insieme al marito Pierre, con cui avrebbe diviso il primo Nobel per la fisica nel 1903, cui si sarebbe aggiunto un Nobel per la chimica nel 1911. In questo modo, Marie Curie ha fondato una nuova scienza, quella della radioattività, cosicché fu necessario riconsiderare alcuni principi base della fisica: evidentemente gli atomi, considerati da sempre indivisibili e immutabili, potevano trasformarsi in quelli di altri elementi chimici ed emettere particelle. Inoltre, dimostrò che la radioattività è una proprietà degli atomi in quanto tali. In tutto questo, Marie Curie dovette combattere un’altra battaglia, questa volta contro i pregiudizi e il maschilismo di un’epoca che in realtà non è ancora conclusa: si vide sbarrata la strada delle accademie, subì l’ostilità pubblica dei colleghi ma anche del mondo politico e sociale. Ma alla fine vinse lei. |
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1475: Giorgio Parisi Il Premio Nobel per la Fisica 2021 è stato assegnato «per contributi pionieristici alla nostra comprensione dei sistemi fisici complessi» con una metà congiuntamente a Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann «per la modellazione fisica del clima terrestre, la quantificazione della variabilità e la previsione affidabile del riscaldamento globale» e l’altra metà a Giorgio Parisi «per la scoperta dell’interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici dalla scala atomica a quella planetaria». |
1476: Rita Levi Montalcini Il Premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina 1986 è stato assegnato congiuntamente a Stanley Cohen e Rita Levi Montalcini «per le loro scoperte sui fattori di crescita». |
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1477: Peter Higgs – François Englert Il Premio Nobel per la Fisica 2013 fu assegnato congiuntamente a François Englert e Peter W. Higgs «per la scoperta teorica di un meccanismo che contribuisce alla nostra comprensione dell’origine della massa delle particelle subatomiche, e che recentemente e stato confermato attraverso la scoperta della predetta particella fondamentale, dagli esperimenti ATLAS e CMS al Large Hadron Couder del CERN». Immediatamente dopo il Big Bang, le particelle dell’universo non avevano massa. Se non i avessero acquisita pochi istanti dopo, gli atomi non si sarebbero potuti formare. Ma in che modo le particelle si sono procurate la massa? Questo è stato un enigma che ha crucciato i fisici per molto tempo. Poi, nel 1964, tre fisici, Robert Brout, François Englert e Peter Higgs, hanno proposto la soluzione. Nella nostra attuale descrizione della natura, ogni particella è un onda, una perturbazione in un campo. L’esempio più familiare di ciò è la luce, che è contemporaneamente un onda nel campo elettromagnetico e un flusso di particelle, i fotoni. I tre fisici hanno proposto un nuovo tipo di campo che riempie l’intero universo e conferisce massa a tutte le particelle elementari, poi chiamato campo di Higgs. Più una particella interagisce con il campo di Higgs, più pesante finisce per essere. Ma per validare sperimentalmente questa ipotesi occorreva trovare la particella associata al campo, poi battezzata bosone di Higgs. È cominciata così, tra Europa e Stati Uniti, una caccia alla ricerca della particella che, sempre nelle previsioni dei tre fisici, doveva essere molto pesante e al di fuori della portata degli acceleratori di particelle dell’epoca. Alla fine l’acceleratore LHC del CERN, il più potente mai costruito, ha permesso ai fisici di rintracciarla, nel 2012. Ed Englert e Higgs (Brout era morto nell’anno precedente) hanno ricevuto il Nobel nel 2013. |
1478: Alexander Fleming II Premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina 1945 fu assegnato congiuntamente a Sir Alexander Fleming, Ernst Boris Chain e Sir Howard Walter Florey «per la scoperta della penicillina e il suo effetto curativo in varie malattie infettive». |
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1479: Niels Bohr Il Premio Nobel per la Fisica 1922 fu assegnato a Niels Henrik David Bohr «per i suoi contributi nello studio della struttura degli atomi e della radiazione da essi emanata». |
1480: Giulio Natta - Karl Ziegler Il premio Nobel per la chimica del 1963 fu assegnato congiuntamente a Karl Ziegler e Giulio Natta «per le loro scoperte nel campo della chimica e della tecnologia degli alti polimeri». |
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