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1561: La teoria del quasi tutto Esiste una teoria fisica, formulata nel XX secolo, in grado di spiegare la struttura fondamentale della materia e dell’energia, le forze elettriche e magnetiche, le forze nucleari che tengono insieme le particelle e le particelle stesse, ma anche il comportamento della luce, le reazioni che alimentano il Sole e addirittura i primi istanti di vita dell’universo. |
1562: Ragione per cui Secondo Einstein, l’intera scienza altro non è che un affinamento del pensare quotidiano. E per Newton la fisica deve guardarsi dalla metafisica. Da questi due concetti prende spunto “Ragione per cui”, atteso complemento di “Perché accade ciò che accade”, il fortunato testo che ha avuto quindici ristampe. |
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1563: Photographier le ciel : |
1564: Tutto sui buchi neri Che cosa sappiamo del buchi neri? |
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1565: C'è vita nell'Universo? Da quando l’uomo osserva la volta celeste ipotizza che lassù tra le stelle ci siano mondi abitati da esseri viventi intelligenti. Oggi alcuni scienziati ritengono che esistano elevate probabilità di trovare forme di vita strutturalmente semplici come i batteri in pianeti che orbitano attorno a stelle simili al Sole. Se ciò si rivelasse vero potremmo pensare che su altri corpi celesti si replichi in futuro — o si sia già ripetuto — quanto è avvenuto sulla Terra, dove la vita sarebbe appunto comparsa con i batteri dopo la formazione dei primi mari. Non sappiamo quanto sia grande l’universo e quindi non possiamo dire quanti pianeti esistano. Sappiamo però che nella nostra galassia ci sono almeno quattrocento miliardi di stelle e che l’universo è popolato da almeno cento miliardi di galassie, ognuna formata da decine o centinaia di miliardi di stelle. Grazie al progresso tecnologico la scienza si muove a una velocità sempre maggiore, scava in profondità, scardina certezze, disegna nuovi scenari, pone interrogativi. Le ipotesi sul terreno, scrivono gli autori, sono molte, non tutte supereranno la prova dei fatti ma chiunque sia mosso da un autentico desiderio di conoscenza vi si deve confrontare, innanzitutto su un piano culturale. Perché dovremmo ritenere che la Terra sia unica? Perché, se le leggi fisiche che conosciamo sulla Terra valgono in tutto l’universo, non dovrebbe essere lo stesso per le leggi biologiche? Porsi queste domande significa prepararsi a riconoscere che non siamo soli, una prospettiva che fino a ora avevamo raccontato come una fantasia, confinandola nel mondo immaginario, a volte sogno, a volte incubo. |
1566: Le energie del futuro Nei prossimi anni la supremazia degli idrocarburi come fonti energetiche è destinata a scomparire: se, infatti, oggi il 62% della produzione di energia mondiale proviene dal petrolio e dal gas naturale, alla fine di questo secolo la quota scenderà al 50%, mentre il restante 50% sarà fornito da fonti alternative, alcune rinnovabili e altre no (nucleare e carbone, ma anche energia eolica, solare ecc.). |
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1567: L'enigma di Poincaré Per un secolo la Congettura di Poincaré è stata per i matematici una sorta di sfuggente Santo Graal. Facile da formulare, sembrava quasi impossibile da provare: su di essa si sono infranti decine di brillanti matematici, alcuni rovinando la propria carriera, altri creando gli strumenti matematici che sarebbero serviti allo sviluppo di altre branche della scienza, come la teoria cosmologica delle stringhe. |
1568: Luce colore visione Il mistero delta luce, dei colori e delta visione ha affascinato l’uomo attraverso i secoli. Fonte di vita, simbolo di intendimento, strumento di comunicazione, la luce è un fenomeno dai mille risvolti insieme attraenti e misteriosi. |
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1569: L'infinitamente grande Per più di 100 anni, il Vaticano ha sostenuto un osservatorio astronomico. Ma non ci deve sorprendere che ancor prima della Riforma Gregoriana del Calendario neI 1582, risalendo all’invenzione dell’Università (dove lo studio dell’astronomia era un requisito per tutti coloro che volevano un dottorato in filosofia o teologia!) la Chiesa non solo ha sostenuto la ricerca astronomica... ma ha considerato lo studio dei cieli un modo per conoscere il Creatore! |
1570: La legge empirica delle distanze planetarie di Titius-Bode Già nel 1741, ii filosofo e matematico tedesco Christian Wolff “Wolfio” (1679-1754) notò qualcosa di strano e di curioso nei valori delle distanze planetarie, queste, infatti, non sono distribuite casualmente, ma sembrano essere regolate da una legge. La prima relazione, nota come legge delle distanze planetarie, venne trovata da un altro tedesco, il matematico, fisico e astronomo Johann Daniel Tietz von Wittenberg latinizzato “Titius”(1729-1796) che l’annunciò, per la prima volta, nella propria traduzione tedesca (1766) dell’opera dei naturalista svizzero Charles Bonnet (1720-1793) Contemplation de la Nature (1764), dandone una formula zione empirica nel 1772. |
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